Recensioni / Critiques / Critics

"Vincenzo Ninci, virtuose italien spécialiste de l’orgue français des XIXe et XXe siècles, nous en restitue ici, splendidement interprétées (à noter les subtilités de la registration), quelques pages d’une grande beauté sonore." "Coup de coeur" (Gérard Denizeau, "L’éducation musicale", Janvier 1999, n. 455 [F])

"Vincenzo Ninci […] restitue [ces pièces] avec toute la dignité et la poésie qui les caractérisent, […] avec un flamme des plus sages, concentrée." "3 Diapasons" (Michel Roubinet, "Diapason", Février 1999, n. 456 [F])

"The Cavaillé-Coll organ favoured by Vincenzo Ninci for this recording, although outside the mainstream of the famous churches of Paris, proves to be an excellent choice and both organ and acoustic are ideally matched. […] Vincenzo Ninci’s performance shows a complete understanding of Bonnet’s style and a wonderful appreciation of this particular Cavaillé-Coll organ’s registrational possibilities. This CD is therefore highly commended." (Douglas R. Carrington, "The Organ", February 1999, n. 307 [GB])

"Vincenzo Ninci (à l’orgue de Saint-Antoine des Quinze-Vingt à Paris) possède l’élégance naturelle reclamée par cette musique qui serait facilement gâchée par davantage d’ostentation." "6 de Répertoire" (Philippe Simon, "Répertoire", Février 1999, n. 121 [F])

"Vincenzo Ninci joue remarquablement. Ce n’est ni virtuose, ni raide, mais bien plutôt rond, d’inspiration très romantique, ce que soutient admirablement la palette sonore de Cavaillé-Coll." (Frédéric Munoz, "Le Tuyau", 1er Trimestre 1999, n. 25 [F])

"Sur le bel orgue des Quinze-Vingt, Vincenzo Ninci fait acte de redécouvreur. Il se garde de toute virtuosité artificielle ou de tout alanguissement suspect, tant et si bien qu’on arrive parfois à souhaiter un peu plus… d’épanchement." (Hervé Elie, "Le Monde de la Musique", Avril 1999, n. 231 [F])

"Vincenzo Ninci’s recording makes a good showcase for Bonnet’s Légende symphonique, dedicated to Karl Straube. The same goes for the more concise Deuxième légende Op. 7 No 10. Ninci favours several pieces of a gentler, poetic type, notably the Poèmes d’automne trilogy with their dedications to Guilmant (Lied des chrysanthèmes) et Tournemire (Poème du soir). A suitably volatile Ariel, a chromatic Intermezzo and Chant triste – Bonnet compositional swan-song of 1914 – complete this colourful disc." (Peter Palmer, "Organists’ Review", May 1999 [GB])

"Vincenzo Ninci spielt an der Cavaillé-Coll-Orgel der Pariser Kirche St. Antoine des Quinze-Vingt mit großer Übersicht und viel Musikalität." (D. W., "FONO FORUM", 8/99 [D])

"Vincenzo Ninci è un mago nel trovare il colore giusto ad ogni brano, manovrando di registri come un Giorgione della consolle, mentre la sottigliezza con cui varia la dinamica e le libertà ritmiche nell'ambito di una polifonia che non è certo quella bachiana, ma in cui le voci funzionano, piuttosto, narrativamente, come personaggi di un romanzo, mostrano in lui un interprete attento e stimolante, cui non fanno certo difetto doti virtuosistiche in grado di sostenere qualsiasi idea, anche la più complessa (il modo in cui l'incrocio delle mani è risolto, nelle Variations, oppure la quantità di piani sonori ottenuti, in In Memoriam «Titanic», tolgono il fiato). La resa ideale di un compositore assolutamente da conoscere." "Interpretazione: ECCEZIONALE" (Alessandro Zignani, "CD Classica", Settembre 1999 [I])

"In Memoriam Titanic est le titre d'un récent CD, mais aussi le nom donné par Joseph Bonnet à l'une de ses compositions les plus développées. Celle-ci figure précisement en ouverture de l'enregistrement [...] entièrement dévolu à des oeuvres du célèbre titulaire de St-Eustache à Paris, servi en l'occurrence par le jeune virtuose italien Vincenzo Ninci. Né à Florence en 1958, ce dernier fait partie de cette nouvelle génération d'organistes italiens alliant une remarquable technique [et] une musicalité réfléchie [...]. Enfin, trois raisons complémentaires nous font apprécier cd CD. Tout d'abord, les qualités d'exécutant et d'interprète de notre collegue italien, qualités mises au service de la (re)découverte de Joseph Bonnet, qui sort maintenant d'un purgatoire d'un demi-siècle auquel seules les Variations op. 1 avaient échappé [...]. Enfin, le CD met particulièrement en valeur l'orgue Cavaillé-Coll/Merklin de l'église St-Antoine des Quinze-Vingts à Paris, un instrument symphonique quasi préservé que les "visites organologiques" devraient davantage inclure dans leurs circuits." (Georges Cattin, "L'Orgue", n. 3/1999 - Septembre 1999 [CH])

"Joseph Bonnet [...] viene messo in luce con l'interessante CD (edito nel 1998 da Dynamic, Genova), dell'organista fiorentino Vincenzo Ninci, [...] realizzato col sostegno e la collaborazione dell'Association «Joseph Bonnet», animata dai due figli del compositore, Françoise-Romaine Brown-Bonnet e Bénédict Bonnet. Il CD che presenta alcuni brani in prima registrazione assoluta, è anche il primo contributo monografico sull'opera dell'organista della chiesa parigina di St. Eustache. L'esecuzione di Vincenzo Ninci è ottima." ("Bollettino Ceciliano", anno 94°, n. 10 - Ottobre 1999 [I])

"Las composiciones son interpretadas por el organista italiano Vincenzo Ninci que realiza un trabajo muy meticuloso, con bastante limpieza de ejecución en cada una de las obras. Aunque se siente más cómodo en los pasajes más lúdicos y virtuosísticos que en los de carácter más sereno." (C.S.M., "scherzo" [E])

"Vincenzo Ninci, organista specializzato nel repertorio romantico e sinfonico ed ottimo conoscitore della scuola francese moderna e contemporanea non poteva realizzare meglio questo disco. La sua interpretazione inquadra esattamente ogni brano nella sua giusta cornice, rendendone alla perfezione l'ispirazione e le più intrinseche caratteristiche sia musicali che formali. Abbiamo veramente apprezzato «In Memoriam Titanic», le due Leggende ed i «Poèmes d'Automne»; spettacolari le «Variations de Concert» e veramente bello il «Chant Triste». I brani più brillanti e meno meditati come «Ariel» e l' «Intermezzo» ci sono parsi invece un poco meno accurati ma in complesso dobbiamo dire che l'interpretazione di Ninci è veramente molto buona.
Complimenti anche per la scelta dello strumento, il bellissimo Cavaillé-Coll della chiesa di St.Antoine des Quinze-Vingts di Parigi che rappresenta una delle migliori realizzazioni dell'organaria francese postromantica e che, per le sue caratteristiche foniche e timbriche, viene spesso utilizzato dai più grandi interpreti per le loro incisioni discografiche." (Federico Borsari, sito Internet http://web.tin.it/nhfede/organ/undici.html [I])

"La scuola organistica francese ha lasciato nella musica del nostro secolo un segno indelebile. Spesso ci si è trovati di fronte a bravi compositori che contemporaneamente erano grandissimi solisti. A questa categoria appartiene anche Joseph Bonnet (1884-1944) [...]. Parte della sua opera è stata presentata dalla Dynamic in un recente cd intitolato In Memoriam 'Titanic', prendendo spunto dall'omonimo brano di apertura che rievoca il disastro del transatlantico con un impressionante verismo ottenuto grazie a particolari soluzioni organistiche.
Di seguito troviamo il Poema d'autunno, op. 3, diviso in tre parti fra le quali spicca il bellissimo Mattino provenzale e poi, via via, tutti gli altri, fino a giungere alle Variazioni da concerto, op. 1, severo banco di prova per qualsiasi esecutore. [...] Un cenno finale va all'organista fiorentino Vincenzo Ninci che, con il suo virtuosismo, rende giustizia all'opera di un compositore francese a torto sottovalutato." (Marco Del Vaglio, sito Internet http://www.comune.lucca.it/cinema/cinit/rubriche/dischi/titanic.htm [I])

"...The pieces recorded here are completely captivating...[Ninci's] has an innate understanding of this style and an abundance of technique in his arsenal...The result is an enchanted, highly satisfying recording that has rapidly become one of my favorites. This is top-notch playing and entertainment for all listeners." (Bond, "American Record Guide", May/June 1999 [U.S.A.])

 

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